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Dipendente del supermercato colleziona i portafogli dei colleghi

Pubblicato su da Grunf

I carabinieri della stazione di Castrocaro hanno concluso un'indagine diretta dal vice-comandante Valentina Marocchi, che ha consentito l'arresto in flagranza di una dipendente di un supermercato, responsabile del furto di un portafogli ai danni di una collega, rubato all'interno degli armadietti ubicati nello spogliatoio comune. L'indagine ha avuto inizio qualche settimana fa, al verificarsi di alcuni furti di portafogli, telefoni, ed effetti personali, avvenuti soltanto all'interno degli spogliatoi femminili, in uso alle dipendenti del supermercato, le quali avevano segnalato la problematica al direttore.

Gli accertamenti dei carabinieri, avevano consentito di appurare una singolare coincidenza fra la consumazione di tali reati e la presenza in servizio di una dipendente nel supermercato, che poi risulterà essere la donna tratta in arresto mercoledì pomeriggio. Infatti intorno alle 15, al verificarsi dell'ennesimo furto, i carabinieri, con l'ausilio di un equipaggio del Nucleo operativo radiomobile, sulla scorta dei precedenti accertamenti che avevano consentito di focalizzare l'attenzione sulla dipendente che anche mercoledì si trovava dentro il supermercato, smontante dal turno mattutino terminato un'ora prima, dopo averla fermata e portata in caserma con l'espediente di sentirla come semplice testimone, l'hanno sottoposta ad una perquisizione personale. All'interno del suo marsupio è stato rinvenuto il portafogli della collega che aveva preso servizio nel turno pomeridiano. Inoltre le è stato trovato addosso un cutter che la stessa, violando le rigide disposizioni interne, avrebbe dovuto lasciare all'interno della sede lavorativa al termine del turno, "distrazione" che le ha procurato l'ulteriore denuncia in stato di libertà per "porto illegale di oggetto atto all'offesa".

La dipendente, 40enne forlivese incensurata, è stata arrestata dai carabinieri per "furto in abitazione", atteso che lo spogliatoio dove si trovano gli armadietti personali dei dipendenti è stato più volte definito dalla corte di cassazione un luogo che essendo attinente al vivere "quotidiano" di una persona, nonché ad interessi strettamente collegati alla sua vita privata, è equiparabile ai medesimi interessi individuali tutelati in riferimento ad una privata abitazione.

Nella mattinata di giovedì l'arresto è stato convalidato dal giudice Di Giorgio su proposta del pubblico ministero Michela Guidi, mentre il processo è stato fissato fra qualche mese su richiesta del difensore di fiducia dell'arrestata, l'avvocato Carlo Spagnoli, che si è riservato di produrre documentazione medica ipotizzando che la propria assistita sia affetta da "cleptomania".

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Treviso, stupro: arrestato maestro scuola guida

Pubblicato su da Grunf

Un istruttore di una scuola guida èstato arrestato dai Carabinieri di Castelfranco Veneto (Treviso) per violenza sessuale nei confronti di 18 giovani trevigiane che partecipano ai corsi per conseguire la patente B. L'uomo, dipendente del Comune di Crespano del Grappa (Treviso), nel tempo libero esercitava la professione di insegnante di guida presso una scuola locale.

LA DENUNCIA DI DUE GIOVANI. Le indagini sono iniziate dopo la denuncia di due giovani che hanno riferito ai carabinieri che quando erano alla guida dell'auto l'istruttore andava oltre il suo ruolo, venendo molestate sessualmente con atti che non lasciavano dubbi di interpretazione. L'Arma ha così svolto una serie di accertamenti che hanno confermato quanto dichiarato nelle denunce, scoprendo che oltre alle due giovani c'erano altre 16 vittime delle violenze sessuale del 48enne, che è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione della magistratura trevigiana.

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CASTELLETTO TICINO La scoperta shock al supermercato Carrefour In vendita pastina scaduta per bambini

Pubblicato su da Grunf

Ha davvero dell’incredibile la situazione denunciata da una lettrice al Carrefour di CastellettoTicino.

Negli scaffali del noto centro commerciale è infatti in vendita in piena mostra una intera partita di pastina per bambini scaduta il 25 gennaio.

Dall’ufficio stampa della catena di distribuzione non è giunta al momento alcuna replica sulla vicenda.

CASTELLETTO TICINO La scoperta shock al supermercato Carrefour In vendita pastina scaduta per bambini

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PETITION: Demand That Wisconsin Eliminates DEVASTATING Act 169 Section 2B1

Pubblicato su da Ugo Pennati

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VILLA LITERNO (CE), SEQUESTRATO ALLEVAMENTO CON 200 BUFALE

Pubblicato su da Grunf

LE AUTORITÀ: PESSIME CONDIZIONI IGIENICO-SANITARIE

Un allevamento di oltre 200 bufale, uno dei più grandi della provincia di Caserta, esteso su 120 mila metri quadrati, è stato sequestrato a Villa Literno, perché in pessime condizioni igienico-sanitarie. Il blitz è stato condotto dalle capitanerie di porto di Napoli, di Castel Volturno e di Mondragone insieme ai veterinari dell'Asl e ai tecnici dell'Arpac. Le autorità hanno deciso di vietare la vendita del latte ai caseifici per la produzione della famosissima mozzarella locale.

Il titolare, V.B., è stato denunciato alla Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha coordinato l'intervento. Tra gli altri problemi nell'allevamento, anche la mancanza di verifiche sull'acqua usata per dare da bere agli animali, che dovrebbe essere potabile e pulita per evitarne la contaminazione. E, poi, gli escrementi degli animali venivano gettati in un fosso adiacente all'azienda, definito il "lagone aziendale". Ma è stato anche scoperto anche che i liquami fuoriuscivano da più punti, finendo in un fosso interrato e di qui, attraverso una condotta, nel Lago Patria, le cui acque ad un certo punto sfociano in mare.

Ma non finisce qui. Perché altre aree aziendali erano state trasformate in discariche abusive per rifiuti dell'edilizia, ma sarebbe stato trovato anche dell'amianto. Ancora, i circa 20 militari della capitaneria hanno scoperto costruzioni abusive. Il titolare, allora, è finito sotto accusa anche per attività di gestione di rifiuti non autorizzata e violazione del testo unico sull'edilizia.

Il 18 gennaio scorso, un altro blitz della capitaneria di Porto di Napoli portò al sequestro di altre due aziende di Villa Literno e alla drammatica scoperta di parecchi bufalotti lasciati morire di fame, perché improduttivi, e di vere e proprie fosse comuni di animali.

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CHIAVERANO (TO), SEI GATTI UCCISI E GETTATI IN UN SACCO TRA I RIFIUTI :(

Pubblicato su da Grunf

I TESTIMONI: UNA COLONIA DI 20 FELINI FATTA FUORI IN POCHE ORE

Sei gatti uccisi alla periferia di Chiaverano, in provincia di Torino, e poi gettati dentro un sacco nero dell'immondizia abbandonato accanto ad uno dei bidoni dell'isola ecologica lungo il lago Sirio. Un enorme sacchetto di plastica fotografato da alcuni residenti sabato e poi fatto sparire da qualcuno ieri mattina. Lo scrive la Sentinella del Canavese.

Animali fatti fuori brutalmente, stando al racconto dei testimoni, che facevano parte di una colonia. Una ventina di esemplari, in totale, dei quali non ne è rimasto neanche uno. Nel giro di 24 ore.

"Chi ha compiuto questo gesto vile non lo sappiamo - dice il sindaco Maurizio Fiorentini - ma una cosa è certa, quegli animali che si trovavano in un luogo periferico del paese non potevano dare fastidio a nessuno".

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GREEN HILL, L'ULTIMO SOSPETTO: CAGNE DOPATE PER FARE PIU' CUCCIOLI

Pubblicato su da Grunf

ANOMALIE NELL'ESTRO NOTATE DALLE FAMIGLIE AFFIDATARIE

E' davvero inquietante l'ultimo sospetto che aleggia sui responsabili di Green Hill: aver "dopato" le fattrici dell'allevamento per incrementarne la fertilità e quindi la "produttività". Molte delle cagnoline date in affidamento, infatti, vanno in calore una volta al mese invece che una, o al massimo, due volte l'anno, come sarebbe normale. Lo scrive "Il Giorno", citando "informazioni incrociate" che stanno pervenendo dcalle associazioni animaliste, che a loro volta raccolgono segnalazioni e certificati veterinari rilasciati alle famiglie affidatarie. Allo strano ciclo delle cagnoline è associato anche uno stato di prostrazione che ha indotto un invecchiamento precoce. Probabilmente tutti questi elementi renderanno più corposo il fascicolo del pm Cassiani, che già accusa i titolari di uccisioni senza necessità e di maltrattamento sotto varie forme.

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2 settimane

Pubblicato su da Ugo Pennati

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Cina:Governo ammette:esistono villaggi cancro in zone inquinate

Pubblicato su da Grunf

Il ministero dell'Ambiente cinese ha riconosciuto l'esistenza di "villaggi del cancro", molti anni dopo che circolavano notizie su un numero più elevato della media di casi di tumori in alcune regioni particolarmente inquinate del paese. "Materie chimiche tossiche e nocive hanno provocato numerose situazioni di emergenza idrica e atmosferica e alcune zone contano anche dei 'villaggi del cancro'", ha ammesso il ministero in un rapporto pubblicato questa settimana e annesso al piano quinquennale 2011-2015.

Fino a ora, l'espressione "villaggi del cancro" non era stata utilizzata dalle autorità cinesi, che si confrontano sempre di più con il malcontento della popolazione, alle prese con rifiuti industriali, presenza di sostanze tossiche nell'acqua o nell'aria e un'atmosfera carica di particolato fine.

L'inquinamento è aumentato fortemente in Cina, in seguito alla rapida industrializzazione del paese negli ultimi tre decenni. Un grande numero di metropoli cinesi sono annoverate tra le città più inquinate del pianeta, anche se i problemi non riguardano solo le grandi città.

Non esiste una definizione precisa di "villaggi del cancro", ma l'espressione ha cominciato a circolare sulla stampa, dopo la pubblicazione, nel 2009, da parte di un giornalista cinese di una mappa che indicava diverse decine di questi villaggi.

Il governo cinese ha così riconosciuto che "prodotti chimici tossici e nocivi", in generale vietati nei paesi sviluppati, sono utilizzati in Cina e "mettono potenzialmente in pericolo la salute umana e l'ambiente nel lungo periodo". E' la prima volta che il termine appare su un documento ufficiale, secondo l'avvocato specializzato in questioni ambientali, Wang Canfa, che dirige un centro di aiuto alle vittime dell'inquinamento a Pechino.

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Ammazzato di botte in cella a 26 anni Il video choc che sconvolge il Belgio (video)

Pubblicato su da Grunf

Piange, si dispera, urla. Jonathan Jacob, 26 anni, è completamente nudo, in una cella angusta di Mortsel, in provincia di Anversa. Poi, sale sulla brandina sporca, si rifugia in un angolo attaccandosi a una parete mentre gli agenti, una decina, entrano in cella lanciando un razzo luminoso. In pochi secondi gli sono addosso in cinque o sei. Jacob scompare sotto il peso di manganellate e scudi degli agenti, casco in testa e equipaggiamento antisommossa. Alla fine, una macchia di sangue resta sulla parete, mentre gli uomini somministrano al giovane un'iniezione. Poi, quando tutto finisce, un medico entra in cella. Ma è troppo tardi: Jacob è morto. Era gennaio 2012, ma le immagini, raccapriccianti e violente, sono state mandate in onda per la prima volta solo ieri sul canale di lingua fiamminga «Vrt», durante un reportage del programma «Panorama». Un video choc, visibile online, che ha sconvolto il Paese.

AGGRESSIVO - Fermato per strada dalla polizia a Mortsel perchè sotto l'effetto di anfetamine, il giovane Jonathan Jacob, originario di Affligem, mostrava un comportamento aggressivo. Un parere medico aveva consigliato il ricovero dell'uomo in un ospedale psichiatrico, ma il direttore del nosocomio locale aveva rifiutato l'internamento. Così il giovane era stato condotto in cella, dove la polizia di Mortsel chiese «aiuto» all'equipe d'assistenza speciale della polizia di Anversa.

EMORRAGIA INTERNA - L'autopsia ha stabilito che la causa del decesso di Jacob è stata un'emorragia interna, provocata dalle percosse ricevute dai poliziotti. Un agente e il medico dell'ospedale psichiatrico sono stati rinviati a giudizio: il primo per le botte, il secondo per omissione colposa.

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