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IL FALO' DELLE VANITA': DA OGGI ADDIO AI TEST SU ANIMALI PER PRODURRE COSMETICI

Pubblicato su da Grunf

Finalmente ci siamo. Il divieto deii test dei prodotti cosmetici sugli animali scatta da oggi lunedì 11 marzo e, entro l'estate, tutte le aziende produttrici saranno obbligate a dare informazioni più dettagliate sulle etichette sulla data di scadenza e sull'eventuale presenza di ingredienti "nano", cioè di dimensioni inferiori ai 100 micron. "E' un passo avant di importanza storica", commenta l'on. Michela Vittoria Brambilla.
Entra in vigore il nuovo regolamento approvato dall'Unione europea sui prodotti di bellezza. Da lunedì in tutti i 27 Paesi dell'Ue, sarà vietato vendere anche quei preparati che contengono ingredienti testati sugli animali in Paesi extra europei. E dall'11 luglio le società di cosmesi dovranno indicare la scadenza dei prodotti con l'aggiunta di un nuovo simbolo, una piccola clessidra. E non finisce qui: sulle etichette dovranno essere segnalati gli eventuali nanomateriali, cioè gli ingredienti più piccoli di 100 micron, impiegati di solito soprattutto nei prodotti solari.
Già dal marzo 2009 nessun ingrediente dei cosmetici poteva essere testato su animali nell' Ue ed era vietato commercializzare nel territorio comunitario prodotti che contengono ingredienti testati su animali al di fuori dell'Europa comunitaria. Ma dai divieti restavano fuori ancora cinque test, molto invasivi e diffusi: tossicità per uso ripetuto, inclusi sensibilizzazione cutanea e cancerogenicità, tossicità riproduttiva, e tossicocinetica. E sono proprio questi i test che saranno proibiti dall'11 marzo, in modo da rendere la produzione dei cosmetici in Europa totalmente "cruelty-free".
Una vittoria significativa per gli animalisti. Infatti, la decisione di Bruxelles verrà festeggiata proprio lunedì in piazza a Roma dalla Lav. In programma una manifestazione alle 12 in piazza del Pantheon. "Addio ai test cosmetici sugli animali. Festeggia con noi": ecco il titolo dell'iniziativia promossa dalla Lega anti vivisezione. Che, nell'annunciare l'evento, scrive sul proprio sito: "Dopo 23 anni di battaglie, manifestazioni, pressioni istituzionali, con l'appoggio di milioni di cittadini l'11 marzo l'Europa sarà finalmente libera dai cosmetici testati su animali. Nessun prodotto o ingrediente in Europa sarà più sperimentato su animali. Una vittoria storica ottenuta anche grazie a te, al tuo sostegno, alla tua firma. Ti aspettiamo a Roma, in piazza del Pantheon, lunedì 11 marzo, alle 12,00 oppure alle 18,00. Non mancare!".
"È un passo avanti di importanza storica, che corona decenni di battaglie animaliste", ribadisce l'on. Michela Vittoria Brambilla. "Trent'anni fa, quando fondai la sezione provinciale della Lege Antivivisezionista Lombarda, fermare i test sugli animali per i cosmetici era solo un sogno - continua l'on. Brambilla -. Oggi, almeno nell'Ue, diventa una realtà. Segno che la sensibilità sociale muta e progredisce, che l'empatia - alla lunga - la vince sull'indifferenza e sull'avidità umana. Ora dobbiamo batterci perché nel più breve tempo possibile metodi alternativi sostituiscano la sperimentazione animale, inattendibile e fuorviante, anche nella ricerca scientifica. Ai cittadini le lobby farmaceutiche propongono la grossolana e falsa alternativa 'salvare  l'animale o salvare l'uomo'. La scienza moderna è sarà sempre di più in  grado di salvarli entrambi. Si tratta di prenderne atto, innanzitutto a livello europeo, puntando sulla totale revisione della direttiva 63/2010, ma anche nel nostro Parlamento. Io ricomincerò da dove ero arrivata, cioè dal testo approvato alla Camera il 1 febbraio 2012  con 380 sì, 20 no e 54 astenuti, che è poi diventato l'art.14 della legge comunitaria per il 2011, 'sequestrata' in Senato per dieci mesi finché non sono state sciolte le Camere. L'articolo impegnava  il governo a tener conto, nel redigere il decreto legislativo di recepimento della direttiva 63/2010, anche di alcuni altri principi e criteri direttivi, tra i quali la norma 'anti Green Hill', da me scritta - che prevede il divieto di allevare sul territorio nazionale cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione - e il divieto di eseguire esperimenti senza anestesia o analgesia. Naturalmente ho pronta anche una proposta di legge per l'abolizione "tout court" della vivisezione, che depositerò il primo giorno di insediamento del Parlamento. L'opinione pubblica - conclude l'on. Michela Vittoria Brambilla - considera la vivisezione eticamente inaccettabile e rifiuta una scienza fondata sulla sofferenza. Prima lo capiranno le autorità, meglio sarà". 
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