animalismo
NO ALLA VIVISEZIONE CHIUDIAMO HARLAN!
Il pianeta è anche loro. Non solo nostro.
LA LEGA DEL CANE MOBILITATA PER SALVARE IL CANILE DI VENTIMIGLIA
DAL 1° MARZO 280 ANIMALI A RISCHIO TRASFERIMENTO
Continua, dopo la manifestazione dei giorni scorsi, la mobilitazione della Lega nazionale per la difesa del cane di Ventimiglia contro l'ormai imminente chiusura del rifugio della città di confine - storicamente gestito dai volontari della Lega del Cane - in cui ad oggi sono ospitati oltre 280 animali tra cani e gatti che, a partire dal 1° marzo, saranno trasferiti presso il canile di Poggio a Sanremo, gestito da privati.
Due le motivazioni per giustificare l'emissione del bando nato con la precedente Amministrazione ventimigliese - sciolta con Decreto del Ministro degli Interni per presunta infiltrazione mafiosa –, pubblicato l'ottobre scorso dal Distretto Sociosanitario del Comune di Ventimiglia e mai contestato dai Comuni intemeli: l'inagibilità del Canile Consortile di Ventimiglia e l'onerosità della convenzione in atto.
In realtà due visite dei Carabinieri del Nucleo N.A.S. e altrettante visite operate sul luogo da parte di Funzionari dell'ASL1-Imperiese, Settore Veterinario, hanno confermato la legittimità della Struttura gestita dall'Associazione, in conseguenza di quanto previsto dalla Delibera della Giunta Regionale 908/2001. Senza considerare che "grazie" a questo bando, evidentemente tanto pericoloso per coloro che vogliono vedere rispettati i diritti degli animali quanto allettante per altri, i Cittadini saranno obbligati a "sborsare" 67.013,00 euro in più dei costi attuali relativi alla Gestione LNDC del Canile Ventimiglia.
Rendiamo noto che la sezione locale della Lega Nazionale per la difesa del Cane, accogliendo l'appello di tantissime persone sensibili e preoccupate, adotterà ufficialmente i cani più anziani e quelli che soffrirebbero di più nel trasferimento, nonostante questo comporti un aggravio economico significativo. E per il futuro, resta solo la consapevolezza che dal primo marzo 2013, per tutti i cani accalappiati sui territori dei Comuni intemeli, il canile di Poggio a Sanremo, gestito da privati, sarà la sola struttura di riferimento e questo precluderà ogni possibile futuro intervento dell'Associazione.
Il rammarico della LNDC è che il Comune di Ventimiglia ha dimostrato di non comprendere, ancora una volta, l'operato e l'azione di sensibilizzazione e di informazione che la Lega del Cane in questi anni ha portato avanti, tutelando gli animali e supportando i cittadini, sostituendosi spesso all'Ente comunale. Questo forse perché le azioni dei volontari mirano a tutelare il benessere degli animali e non certo ad alleviare l'Amministrazione dai suoi doveri.
"Vogliamo sottolineare che nei costi attuali della gestione del Canile di Ventimiglia - afferma Danilo Roda, responsabile della LNDC sez. di Ventimiglia - è compreso anche il mantenimento e l'assistenza di più di 80 Gatti. La Convenzione con il Gestore Privato, invece, pur avendo un costo superiore, prevede solamente l'assistenza annuale per 10 gatti, quindi ci chiediamo cosa ne sarà dei restanti animali bisognosi di cure. Sottolineo – continua Danilo Roda – che la Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Ventimiglia, ha fatto pervenire numerose richieste al dr. Giovanni Bruno e alla dott.ssa Luciana Lucianò, Commissari al Comune di Ventimiglia, per ottenere un incontro che fino ad ora non è stato concesso. Pertanto, ribadiamo l'urgenza di ottenere un incontro chiarificatore con i Commissari Straordinari del Comune, considerata l'importanza del caso, sollecitati anche dai nostri Soci, i Volontari, i molteplici sostenitori e dagli Operatori dipendenti che rimarranno senza lavoro in quanto nella gara d'appalto non era prevista l'assunzione presso il nuovo aggiudicatario o comunque presso altri settori delle Amministrazioni Comunali".
L'intera vicenda è significativa in quanto delinea il preoccupante fatto che per il Comune di Ventimiglia e per i Sindaci del Comprensorio gli animali sono considerati alla stessa stregua di oggetti da recapitare al "migliore offerente", non considerando il trauma che i cani subiranno con il trasferimento, in contrasto con le disposizioni della Corte di Cassazione sanzionati dall'articolo 544 ter del Codice Penale.
Lega Nazionale per la Difesa del Cane chiede a tutti i cittadini italiani a cui stanno a cuore i diritti degli animali di intervenire scrivendo una mail di protesta per fermare questa ennesima deportazione indirizzandola a:
-giovannibruno@me.com
-commissionestraordinaria@comune.ventimiglia.it
-comune.ventimiglia@legalmail.it
-urp@asl1.liguria.it
-im.sananimale@asl1.liguria.it
/http%3A%2F%2Fwww.nelcuore.org%2Fcache%2Fcom_zoo%2Fimages%2Flndc_ventimiglia_canile_7ed33e62bad4700e58097b0eb9d8afb6.jpg)
LA LEGA DEL CANE MOBILITATA PER SALVARE IL CANILE DI VENTIMIGLIA - nelcuore.org
Giornale on-line della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente - Nel Cuore. Diffonde, rilancia, approfondisce e commenta notizie nazionali e internazionali sulla tutela ...
Salvato capriolo sfinito dalla neve
Un capriolo sfinito dalla tormenta di neve che imperversava ieri sulla montagna Modenese e' stato messo in salvo dai volontari del centro di recupero della fauna selvatica Il Pettirosso. L'animale, ferito e sfinito dal dover saltare nella neve alta, sara' curato nel centro per essere poi rimesso in liberta'.
In questo periodo, spiega il centro, i soccorsi operati dai volontari per le condizioni meteo difficili anche per la fauna selvatica sono due o tre al giorno, e anche di notte.
/http%3A%2F%2Fwww.ansa.it%2Fwebimages%2Fmedium%2F2013%2F2%2F24%2F3c1a9d133e87e55441cf2acab97f99a5.jpg)
Salvato capriolo sfinito dalla neve - Emilia Romagna - ANSA.it
Sull'Appennino Modenese, in azione volontari del Pettirosso (ANSA) - MODENA, 24 FEB - Un capriolo sfinito dalla tormenta di neve che imperversava ieri sulla montagna Modenese e' stato messo in salvo
GREEN HILL, MARSHALL IN RITIRATA BRAMBILLA: LOGICO EPILOGO
"SCAPPANO PERCHÉ IN ITALIA NON POSSONO PIÙ OPERARE"
"E' il logico epilogo di questa storia. Il ricorso della Marshall, più che un atto giudiziario, era un debole tentativo di rivalsa contro l'opinione pubblica italiana e contro i militanti animalisti, che l'hanno praticamente "cacciata" dal nostro Paese". Così l'On. Michela Vittoria Brambilla commenta il ritiro, da parte della società proprietaria dell'allevamento Green Hill, del ricorso in Cassazione contro il mantenimento del sequestro probatorio sui circa 2.600 beagle liberati ed affidati, tramite le associazioni animaliste, alle famiglie che ne avevano fatto richiesta.
"Scappano dall'aula della Cassazione – continua l'ex ministro del Turismo – perché sanno che la loro attività in Italia ormai è finita e che insistere è inutile. Per questo, al di là delle argomentazioni giuridiche, personalmente non ho mai dubitato del fatto che i cani sarebbero rimasti alle famiglie affidatarie. La vicenda Green Hill, culminata con il sequestro e la liberazione dei cani nel luglio scorso, ha già guadagnato un posto stabile nella storia come esempio di grande battaglia popolare ed evento-simbolo di una profonda rivoluzione nel rapporto tra uomini e animali. Proprio al fatto storico della più vasta liberazione legale di animali destinati ai laboratori è dedicato il cortometraggio di Piercarlo Paderno "Green Hill, una storia di libertà" che la Federazione Italiana Associazione diritti animali e ambiente ha prodotto e presentato domenica scorsa in anteprima, a Milano. Ricorsi e controricorsi, dunque, non possono cancellare quello che è accaduto in Italia, dove la magistratura, per la prima volta, ha interpretato il reato di maltrattamento in chiave realmente moderna, cioè dal punto di vista degli animali e delle loro esigenze etologiche contro gli enormi interessi di una grande multinazionale indifferente a tutto salvo che alle ragioni del proprio guadagno. Non solo i cani sono e resteranno fuori dal lager, ma con questa attività la Marshall qui ha chiuso".
/http%3A%2F%2Fnelcuore.org%2Fcache%2Fcom_zoo%2Fimages%2Fmvb_ce0eeb78bdb12d142374aa5e692ec836.jpg)
GREEN HILL, MARSHALL IN RITIRATA BRAMBILLA: "LOGICO EPILOGO" - nelcuore.org
Giornale on-line della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente - Nel Cuore. Diffonde, rilancia, approfondisce e commenta notizie nazionali e internazionali sulla tutela ...
GREEN HILL, L'AZIENDA RINUNCIA AL RICORSO: I BEAGLE FUORI PERICOLO
I CANI PER ORA RESTERANNO ALLE FAMIGLIE AFFIDATARIE
La Marshall, proprietaria dell'allevamento di beagle Green Hill a Montichiari (Brescia) ha ritirato il ricorso in Cassazione contro il mantenimento del sequestro probatorio sui 2.600 cani, attualmente affidati alle famiglie. Il Riesame il 3 agosto scorso aveva dissequestrato l'azienda ma mantenuto il vincolo sugli animali. Un provvedimento in origine impugnato dalla multinazionale. Il 21 febbraio, dunque, l'udienza prevista in Cassazione sarà solo un passaggio formale. Per il momento gli affidatari possono stare tranquilli.
"Siamo felici", commenta una nota della Lav. "Questa nuova tappa della vicenda giudiziaria - prosegue il comunicato - conferma la validità del sequestro probatorio dei beagle di Green Hill disposto dalla Procura della Repubblica di Brescia. Ora si faccia il processo per punire i responsabili e chiudere definitivamente l'allevamento della morte. Questa ritirata fa supporre che ad una nuova valutazione del caso, la ditta abbia finalmente capito che non aveva alcuna possibilità di vincere e fa ben sperare per il buon esito della vicenda giudiziaria".
Secondo l'Enpa, "la rinuncia della Marshall è un'altra grande vittoria per il movimento animalista ma soprattutto per i cani, che, lo ricordiamo, grazie al sequestro e al successivo affidamento temporaneo hanno finalmente conosciuto una vita degna di questo nome. Il nostro auspicio - prosegue la nota dell'ente - è che le successive tappe del procedimento giudiziario facciano chiarezza una volta per tutte su quanto accaduto all'interno dell'allevamento e che, una volta individuate le responsabilità, gli autori degli illeciti siano puniti a termini di legge e Green Hill venga chiuso una volta per tutte. Auspichiamo altresì che il prossimo Parlamento si faccia interprete della volontà della stragrande maggioranza degli italiani vietando definitivamente la presenza, nel nostro Paese, di allevamenti di animali e di stabulari destinati alla sperimentazione". Il testo, infine, avanza un'ipotesi sulle reali intenzioni della multiunazionale.
"Presumibilmente – conclude l'Enpa -, la rinuncia al ricorso e quindi a ottenere la restituzione dei cani, come se si trattasse di oggetti, vuole far cadere l'attenzione anche mediatica sul caso. Invece, le nostre manifestazioni di protesta non finiranno fino a quando non otterremo giustizia anche per tutti gli animali destinati alla morte per un metodo mai validato scientificamente".
/http%3A%2F%2Fnelcuore.org%2Fcache%2Fcom_zoo%2Fimages%2Fgreenhilllib_37aa520ca15467d4d6d6e11444e86956.jpg)
GREEN HILL, L'AZIENDA RINUNCIA AL RICORSO: I BEAGLE FUORI PERICOLO - nelcuore.org
Giornale on-line della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente - Nel Cuore. Diffonde, rilancia, approfondisce e commenta notizie nazionali e internazionali sulla tutela ...
REGNO UNITO: LA STORIA DI BIDDY E BODIE, DUE CANI INSEPARABILI
I RESPONSABILI DI UN RIFUGIO: "NON POSSONO STARE DA SOLI"
Un'adozione di coppia. Stanno cercando di ottenerla i volontari e i responsabili del rifugio Dogs Trust Home a Merseyside, nel Regno Unito. I protagonisti di questa vicenda sono il chihuahua Biddy e l'incrocio di spaniel Bodie. I due cani, da tempo alla ricerca di una nuova famiglia, sono diventati "amici" inseparabili.
Il rifugio è diventato il luogo del loro incontro e ora, quando escono per una passeggiata, vanno sempre assieme. Anzi, c'è dell'altro: non è raro vedere Biddy letteralmente a cavallo di Bodie.
Però - come scrive il Daily Mail - questo legame molto forte tra due cani non più giovanissimi ha reso complicato il lavoro per l'adozione. Ecco che volontari e responsabili del rifugio confidano in una soluzione in coppia. Biddy e Bodie non potrebbero vivere in due case diverse, tanto che anche la notte dormono insieme.
L'animale più grande è una sorta di angelo custode per il più piccolo, ma ama anche stare in compagnia degli umani e, in particolare, dei bambini. Insomma, è un cane molto affettuoso. E forse per questo motivo il chihuahua Biddy ha scelto lui come compagno. Amicizia e affetto immensi, come spesso accade tra bestiole. Soprattutto, tra quelli costretti a vivere in un canile o per strada.
/http%3A%2F%2Fnelcuore.org%2Fcache%2Fcom_zoo%2Fimages%2Flondraparlamento_d377f95e0baedbc0b3ff2e2491b0c715.jpg)
REGNO UNITO: LA STORIA DI BIDDY E BODIE, DUE CANI INSEPARABILI - nelcuore.org
Giornale on-line della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente - Nel Cuore. Diffonde, rilancia, approfondisce e commenta notizie nazionali e internazionali sulla tutela ...
LEONARDO DI CAPRIO TESTIMONIAL WWF PER SALVARE GLI ELEFANTI
AIUTACI A BANDIRE IL COMMERCIO THAILANDESE DI AVORIO . Ogni giorno nelle savane e nelle foreste africane gli elefanti vengono uccisi per l'avorio delle loro zanne. Nel continente ogni anno decine di
http://action.panda.org/ea-action/action?ea.client.id=1773&ea.campaign.id=18224
L'INIZIATIVA CONTRO IL COMMERCIO ILLEGALE DI AVORIO
Leonardo Di Caprio, attore e consigliere del Wwf Usa, lancia oggi "Hands Off My Parts - Giù le mani dalle parti del mio corpo", l'iniziativa che per una settimana accende i riflettori sul commercio illegale di fauna selvatica: rinoceronti, tigri ed elefanti vengono uccisi a tassi allarmanti per commerciare pelli, ossa, zanne e corna. Un vero e proprio crimine contro la natura che ha raggiunto livelli mai visti prima nei 50 anni di storia del Wwf.
Decine di migliaia di elefanti perdono la vita ogni anno per il loro avorio. La Thailandia è oggi il nodo cruciale del più grande mercato di questo materiale prezioso non regolamentato del mondo, perché sfrutta una scappatoia legale che permette la vendita di avorio proveniente dagli elefanti indiani della popolazione della Thailandia. Così facendo, i criminali riescono a scambiare enormi quantità proprio di avorio africano illegale accanto a quello "legalmente" proveniente dal Paese.
Oltre ad aumentare la consapevolezza su questa grave situazione, l'iniziativa "Hands Off My Parts" mette in evidenza ciò che le persone possono fare, come firmare la petizione Wwf in corso che vuole raggiungere un milione di firme entro il 14 marzo per chiedere al primo ministro thailandese Yingluck Shinawatra di vietare ogni forma di commercio di avorio in Thailandia al fine di contenere l'uccisione illegale di elefanti africani.
A sostegno di questo sforzo Di Caprio, intanto, ha inviato una mail personale ai sostenitori del Wwf e alle celebrità incoraggiandoli a partecipare alla campagna e firmare la petizione. "Il commercio illegale di specie selvatiche è la minaccia più urgente che colpisce specie come tigri, rinoceronti ed elefanti. Questi animali vengono uccisi ogni giorno per nutrire una crescente domanda delle diverse parti del loro corpo", ha commentato la star di Hollywood.
"Intere popolazioni - ha aggiunto l'attore - rischiano di essere spazzate via se non si prendono provvedimenti immediati per fermare questo commercio illegale. Per questo insieme al Wwf invitiamo il governo thailandese a mostrare la propria leadership per la conservazione degli elefanti fermando il mercato dell'avorio prima che il Paese ospiti l'importante summit di 177 nazioni sul commercio di specie selvatiche del prossimo mese di marzo".
Altre voci importanti che aderiscono a questa iniziativa? Emily VanCamp, Josh Bowman, Stacy Keibler, Alyssa Milano, Ian Somerhalder, e Ethan Suplee.
/http%3A%2F%2Fnelcuore.org%2Fcache%2Fcom_zoo%2Fimages%2Fdicaprio_4765ce54edbba11adbfda898ac614661.jpg)
LEONARDO DI CAPRIO TESTIMONIAL WWF PER SALVARE GLI ELEFANTI - nelcuore.org
Giornale on-line della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente - Nel Cuore. Diffonde, rilancia, approfondisce e commenta notizie nazionali e internazionali sulla tutela ...
http://nelcuore.org/blog-associazioni/item/leonardo-di-caprio.html
MONTICHIARI (BS), IN DUEMILA ALLA FIACCOLATA CONTRO GREEN HILL
RINVIATI L'UDIENZA PER GLI ATTIVISTI DEL 28 APRILE
Di nuovo all'attacco. Ieri pomeriggio, chiamate a raccolta da Animal Amnesty, più di duemila persone, forse addirittura tremila, sono arrivate a Montichiari da ogni parte d'Italia per partecipare ad una fiaccolata organizzata per tenere alta l'attenzione nei confronti di Green Hill, dopo il sequestro della scorsa estate, e dei problemi ancora aperti. La prossima settimana, infatti, si attende la sentenza sul ricorso presentato dai proprietari del canile, che hanno contestato il sequestro della struttura. È chiaro che se la sentenza fosse favorevole a Green Hill, si aprirebbe un nuovo caso, con l'azienda che potrebbe chiedere di riavere indietro i propri cani.
Sta di fatto che, come hanno ribadito ieri a Montichiari i proprietari di alcuni beagle ricevuti in affido, "non se ne parla neanche di riconsegnare i cani". Ma - come suggerisce il Giornale di Brescia - la proprietà di Green Hill potrebbe non avere alcun interesse a chiedere la restituzione degli animali, che, una volta usciti dal canile, non possono più servire per la sperimentazione. Piuttosto, se la sentenza fosse favorevole, la proprietà potrebbe invece chiedere una sorta di risarcimento per il danno subito.
Gli attivisti, che lo scorso 28 aprile avevano liberato una sessantina di cani, e che per questo erano stati fermati, avrebbero dovuto andare a processo martedì prossimo. Per un difetto di notifica, però, l'udienza sarebbe stata rinviata.Non a caso, alla fiaccolata erano in vendita magliette e gadget per raccogliere soldi da destinare alle spese legali. "Sono certo - ha detto Fabio, uno dei giovani finiti sotto processo -, che usciremo vincitori, perché non abbiamo fatto niente di male: abbiamo solo ridato la libertà ad animali a cui era stata tolta". Rinviato di conseguenza anche il presidio fuori dal Palagiustizia di Brescia "in sostegno alle persone imputate della liberazione del 28 aprile" . Gli attivisti del Coordinamento, come annunciano dal loro sito web, vogliono sostenere gli attivisti sotto processo perché "quei cani liberati hanno dato un contributo unico' a squarciare 'quel velo di silenzio e segretezza che avvolge da sempre gli orrori della vivisezione. Chi li ha liberati non ha commesso altro se non un atto dovuto e doveroso".
/http%3A%2F%2Fnelcuore.org%2Fcache%2Fcom_zoo%2Fimages%2Fgreenhill_3a5ac7ff2d73a9b2f5b80a770e67d067.jpeg)
MONTICHIARI (BS), "IN DUEMILA ALLA FIACCOLATA CONTRO GREEN HILL" - nelcuore.org
Giornale on-line della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente - Nel Cuore. Diffonde, rilancia, approfondisce e commenta notizie nazionali e internazionali sulla tutela ...