LO SCANDALO DOPO I FILMATI DEGLI ATTIVISTI (VIDEO)
Allo scandalo della carne di cavallo etichettata come manzo in Italia, si aggiunge in Svizzera il caso del trattamento dei cavalli portati nei macelli. Hanno suscitato subito polemiche le immagini diffuse martedì sera a Kassensturz, trasmissione della televisione svizzerotedesca dedicata ai consumatori: si vedevano - scrive rsi.ch - i maltrattamenti a cui sono sottoposti gli equini destinati alla macellazione in Canada, Argentina, Stati Uniti e Messico. Sono tutti Paesi di provenienza della grande maggioranza della carne di cavallo venduta proprio in Svizzera. Nell'inchiesta della federazione per la protezione degli animali di Zurigo, si vedono cavalli non curati, ammalati o feriti a terra. E non solo: problemi anche durante il trasporto, con botte per far salire gli equini sui camion. Per non parlare poi dei viaggi anche di 15 ore senza mangiare né bere, prima di essere uccisi.
La reazione? Tutte le grandi catene di distribuzione (Migros, Coop, Volg, Spar, Denner, Aldi e Lidl) erano già state informate la scorsa settimana e hanno già deciso di ritirare dagli scaffali i prodotti provenienti dalle nazioni finite nel mirino, come le bistecche, fino a quando non saranno stati chiariti i fatti. La decisione presa nonostante il maggiore importatore, in un comunicato, abbia assicurato il rispetto di tutte le norme.
La Migros, però, fa eccezione. Continua a vendere carne canadese, nonostante abbia fatto sapere che ritiene "inaccettabili" i casi descritti nei filmati girati dalla federazione animalista zurighese, che chiamano in causa anche gli allevamenti Bouvry, in Canada, da cui si rifornisce. Un accordo con il fornitore prevede, tra l'altro, una serie di obblighi sul trattamento degli equini e sul loro trasporto. In occasione dell'ultima verifica, nel 2012, tutto era risultato in ordine, ma presto verranno fatti altri test. Nel frattempo, non sono più in vendita soltanto prodotti come quelli di salumeria e la fondue chinoise di cavallo (con carne argentina).
Pure alla Coop sono stati ritirati, in particolare, degli affettati. La carne fresca arriva, invece, da Francia e Polonia, dove gli standard europei vengono rispettati, ed è ancora in vendita.
Le indagini sui maltrattamenti sono iniziate circa un anno fa. Quindi, non sono collegate con lo scandalo delle lasagne alla carne equina che impazza in Italia. Tutto è partito da un precedente rapporto presentato l'anno scorso, dal titolo "Quando le sovvenzioni uccidono", nel quale gli animalisti riferivano che quasi la metà dei puledri della razza Franches-Montagnes (o Freiberg) vengono macellati, mentre la Confederazione svizzera spende milioni per sovvenzionare il mantenimento dell'ultimo cavallo originario del Paese. Nell'ambito delle ricerche per questo dossier era emerso che meno del 10% del cavallo che troviamo nei nostri piatti è di produzione indigena. Così è nata l'idea di andare a vedere cosa succedeva nei maggiori Paesi di provenienza: Stati Uniti, Canada, Messico e Argentina.