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protesta

«Quel licenziamento era discriminatorio: condanna a Esselunga»

Pubblicato su da Grunf

 

CARRARA. «Licenziamento ingiusto e discriminatorio» così si è espressa il giudice del lavoro Erminia Agostini (con una sentenza del 14 febbraio scorso) in merito alla vicenda del dipendente di Esselunga Jonanthan Milani. Un lungo braccio di ferro fra il lavoratore e il supermercato su cui il tribunale di Massa si è espresso condannando Esselunga, a reintegrare il dipendente. 

La vicenda comincia con una fase di urgenza e un’ordinanza, quella del maggio dello scorso anno firmata dal giudice Augusto Lama il quale stabilì che il licenziamento subìto da Milani nell’ottobre del 2015
non era per giusta causa e quindi lo aveva reintegrato nel supermercato Esselunga di Massa. Ma Jonathan Milani, assistito in tribunale dall’avvocato Claudio Lalli, al suo posto dietro il bancone della gastronomia di viale Roma, non aveva potuto fare ritorno. Esselunga, infatti, aveva sì riconosciuto il suo ruolo di Rsu e Rls (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) ma con esonero dalla prestazione lavorativa.

Pagato per stare a casa: ora dovrà tornare al lavoro. Cosa era quindi accaduto dopo l’ordinanza del giudice Lama? In sostanza il dipendente veniva pagato per state a casa, e così aveva annunciato, già lo scorso maggio il proseguo della sua battaglia. 

«Devo andare avanti - disse allora Milani - perché la società Esselunga rifiuta di riammettermi al lavoro, al mio lavoro. Preferiscono retribuirmi senza farmi lavorare, a riprova della ritorsività del loro atteggiamento, lo stesso che io ho sempre sostenuto abbia causato il mio licenziamento».

Adesso il giudice ha rilevato l’aggravante della discriminazione e riconosciuto tutte le retribuzioni dei 19 mesi in cui è stato allontanato dal lavoro circa trentamila euro).


Esselunga: non lo reintegriamo. «La mancata reintegra costituisce una responsabilità risarcitoria che può essere valutata anche in sede penale perchè si parla di maltrattamento e lesioni - spiega l’avvocato Lalli - Il lavoratore intende agire sia in sede civile per i danni da mancata reintegra e da mobbing nonchè presentare denuncia querela alla Procura per l’intenzionalità del danno che sta subendo. Questo è l’aspetto più importante perchè in sede penale risponde il legale rappresentante della società».

Il commento

 

del legale. «Mi aspettavo il rispetto del reintegro del mio assistito - conclude Claudio Lalli - e mi auguro parta un’azione di solidarietà forte dei colleghi che hanno già, perlomeno quelli più vicino a Jonathan, già manifestato».

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Il Movimento Animalista in piazza a Ravenna per ricordare i cani uccisi in Sicilia

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La sezione ravennate del Movimento Animalista dall’ex ministro di Michela Vittoria Brambilla  dà appuntamento in piazza del Popolo, a Ravenna, per la manifestazione pacifica di solidarietà “in memoria delle vittime animali della crudeltà umana”. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con associazioni animaliste per ricordare in particolare i recenti accadimenti di Sciacca, in Sicilia, dove sono stati avvelenati e uccisi una trentina di cani randagi.

L’appuntamento è alle 10 in piazza a Ravenna, domenica 25 febbraio.

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«57 giorni di sospensione, rischia il posto per un parcheggio sbagliato»

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L'arma più forte che ha la gente è boicottare per solidarietà con la dipendente questo cesso di punto vendita....Ma come al solito tutto questo non avverrà. Tutti pecoroni davanti alla GDO

 

Starebbe rischiando il posto di lavoro per aver parcheggiato fuori dall’area riservata ai dipendenti. Nuove sanzioni per una novarese, lavoratrice del market di via Perazzi, gestito da Valmarket Gdo a insegna Carrefour, dove lo scorso 3 febbraio si era tenuto un picchetto solidale. “Oggi Mary – denuncia la Filcams Cgil – ha ricevuto altri 11 giorni di sospensione tramite raccomandata da parte di Valmarket sempre per la stessa motivazione, il parcheggio. I giorni di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione sono dunque diventati 57”. La lavoratrice in questione si trova in sospensione cautelare dallo scorso 30 gennaio. “Le stanno anche già trattenendo lo stipendio, nonostante questo dovrebbe avvenire solo nel caso in cui la sospensione cautelare sfoci in licenziamento. Stiamo parlando di 2.280 euro, ma nel frattempo questa donna, madre di due figli, come fa a mantenersi?”, aggiunge la segretaria provinciale del sindacato, Stella Cepile, che nei giorni scorsi aveva portato alla luce anche il licenziamento in tronco di una farmacista di Pharma Novara, che non aveva dato la disponibilità a coprire un solo turno domenicale.

La dipendente del market lavora a part-time nel punto vendita da ormai 16 anni ed è anche rappresentante sindacale interna. Secondo la Filcams “l’unica ragione di questa vera e propria persecuzione è l’aver svolto la sua attività sindacale insieme alla Filcams e di aver ottenuto un risarcimento per tutti i lavoratori della Valmarket G.D.O. sugli arretrati per migliaia di euro”.

Il sindacato conclude lanciando “un appello di solidarietà e di partecipazione a tutte le persone, le rsa/rsu, associazioni e forze politiche per questo vergognoso attacco alla dignità della persona e al lavoro” e sottolinea che “tutto quanto dichiarato sulla vicenda è ampiamente documentabile”.

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Milano. Cliente denuncia: "Ho trovato una vite in un pasticcino al supermercato"

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Milano. Cliente denuncia: "Ho trovato una vite in un pasticcino al supermercato"

Deliziose frittelle di carnevale: croccanti, squisite, ripiene di crema e metallo. Nella fattispecie un rivetto d'acciaio di 3 centimetri. Una sorta di vite senza filettatura che di solito è fatta per unire due lamiere e non essere smontata ma che chissà come sarebbe finita all'interno del pasticcino. La sorpresa - lo scherzo, visto il periodo carnevalesco - stava per far soffocare un cliente di un noto supermercato di via Feltre, in zona Udine a Milano. Il protagonista, un giovane ingegnere di 32 anni, Fabio C., dopo le formali 'proteste' al management dell'Esselunga in questione, si è rivolto al 'Dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria' dell'Ats Milano, in particolare all'Uoc 'Igiene degli alimenti e della nutrizione' per denunciare il fatto.

A raccontarlo in esclusiva a MilanoToday è il ragazzo stesso, originario della provincia di Frosinone ma residente in città, poco distante dal supermercato. "Fortunatamente ho vomitato prima di soffocare", spiega il cliente che aggiunge: "Avevo comprato le frittelle perché a casa mia c'erano diversi ospiti, tra i quali alcuni bambini che per fortuna non hanno preso il pasticcino sbagliato".


 

Potrebbe interessarti: http://www.milanotoday.it/cronaca/vite-pasticcino-supermercato.html
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CasaPound: in 500 in corteo a Nuova Ostia contro gli sgomberi

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Pensionati sempre più poveri, Forza nuova Molise scende in piazza

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il wi-fi, il cibo non gli piace, non gradiscono il posto ? [ Video ]

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Ed ecco che anche in sardegna i clandestini si lamentano e protestano... chissá per cosa questa volta... il wi-fi, il cibo non gli piace, non gradiscono il posto ? Se scappano dalla guerra e dalla fame si devono adattare altrimenti a casa loro a pedate nel culo ! Altro che palle !!!

Signore e signori vi presento: IL RISOLUTORE! Per risolvere in breve tempo le pretese negroidi.

Signore e signori vi presento: IL RISOLUTORE! Per risolvere in breve tempo le pretese negroidi.

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L'invasione dei parassiti [ Video ]

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ascoltate bene cosa dice questo,sono in Italia e faccio come mi pare.alla faccia delle risorse

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Siamo prigionieri dei falsi profughi [ video ]

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La testimonianza di una cittadina di Tonezza del Cimone. "Siamo prigionieri dei falsi profughi"

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BOLOGNA, I TRUFFATI DAL SALVA-BANCHE: “VOLEVAMO CONTESTARE RENZI, SIAMO STATI SEQUESTRATI”[ Video ] -

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“Prima ci hanno tolto i risparmi, adesso ci tolgono anche il diritto di parola”. Dato che difficilmente sentiremo parlare di ciò nella maggior parte dei tg e giornali, facciamo girare in rete!

E CONTINUANO

 

CHIAMARLA

 

DEMOCRAZIA!!!!

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