Villa Buon Respiro, malati psichici in ostaggio dei burocrati
VITERBO - Sempre più vicino il rischio chiusura per Villa Buon Respiro e il trasferimento dei malati psichici ricoverati non si sa dove. Già perché quello che sta accadendo tra Regione (che accredita le strutture private), Asl e Tosinvest, il gruppo privato che gestisce il centro sulle colline a sud di Viterbo, ha i tratti del tragicomico.
Come conferma Vito Ferrante, dell’Afesopsit, l’associazione dei familiari dei malati mentali: «Qualcuno all’improvviso - spiega - si è accorto della mancanza di pezzi di carta che, peraltro, qualcun altro ha dimenticato di produrre o di inviare».
Ovvero: «Come dice il commissario straordinario della Asl di Viterbo in una lettera del 21 dicembre 2012 - aggiunge Ferrante - non si sono trovati documenti che giustifichino lo stato attuale di Villa Buon Respiro. E perché la Regione, nella persona del dottor Ciarlo, sostiene che del trasferimento di 27 persone assistite da Villa Buon Respiro nelle case-famiglia non ne sapeva niente».
Insomma se un polo sanitario così importante è a rischio non è per mancanza di fondi, ma per «distrazione». Domani riunione con il prefetto per capire come intervenire.
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Villa Buon Respiro, malati psichici in ostaggio dei burocrati - Il Messaggero
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