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La bocciofila contro gli zingari: «Basta furti e accampamenti»

Pubblicato su da Grunf

„Io voglio la rivoluzione contro gli extracomunitari clandestini! Voglio la pulizia dalle strade di tutte queste etnie che distruggono il nostro Paese! Voglio la rivoluzione nei confronti dei nomadi, dei zingari! Ho distrutto due campi di nomadi e di zingari a Treviso, non ci sono zingari! Voglio eliminare tutti i bambini dei zingari che vanno a rubare dagli anziani. Voglio tolleranza a doppio zero, Maroni dice "a zero", io voglio "a doppio zero"
Cit. Giancarlo Gentilini

La bocciofila contro gli zingari: «Basta furti e accampamenti»

«Siamo stufi di vivere in mezzo a questa gentaglia. Il Comune intervenga e ce li tolga dai piedi una volta per tutte». Al grido d’allarme dei residenti di Cit Turin si aggiunge ora quello degli enti e delle associazioni. Il problema? Sempre lo stesso: gli zingari. Il manipolo di nomadi ha ormai il controllo totale dell’intera area verde di fronte al Palagiustizia e non se ne vuole più andare.

Fanno praticamente di tutto: rubano, bruciano, sporcano e infastidiscono chiunque passi di lì. A pagare la tassa più salata della loro presenza sono i soci della bocciofila Artiglieri di Montagna, che hanno il campo da bocce e la struttura proprio a fianco dell’accampamento abusivo.

«Siamo stati più volte vittime di furti e ci hanno anche rovinato la rete del campo – spiega Vincenzo Maira, presidente della bocciofila – mentre l’altro giorno hanno distrutto una panchina e usato le assi in legno per farci il falò». E avrebbero fatto lo stesso anche con un’altra panca, se uno dei soci non li avesse fermati prima che la rompessero. «Ma non possiamo andare avanti così – lamenta Maira – perché tutti i pomeriggi accendono fuochi e non si riesce nemmeno a fare una partita a bocce».

E questo senza tralasciare i vestiti che penzolano sull’area giochi dei bimbi e il cibo sparso dappertutto. Poi ci sono i ripostigli: oltre a un vecchio contatore del gas trasformato in magazzino, gli zingari hanno sistemato le masserizie anche nei tombini. «Sono profondi due metri e quasi tutti pieni – raccontano i soci mentre ne alzano uno – e una volta abbiamo visto uno dei loro ragazzi calarsi in profondità con i sacchi».

Dei nomadi ne hanno piene le tasche anche al Cit Turin e al centro d’incontro Cit Turin San Paolo. «Sono sempre più numerosi – spiega il presidente dell’associazione sportiva, Angelo Frau – perché alla famiglia originaria se ne sono aggiunte altre». Di tutta la questione la Circoscrizione è ovviamente al corrente: «Conosciamo bene la problematica – afferma il consigliere Pd della Tre, Valentino Magazzù – e solleciteremo il Comune affinché intervenga al più presto. Nel frattempo ne discuteremo in consiglio e mi occuperò personalmente di effettuare un sopralluogo in loco».