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La bimba violentata che non può denunciare il suo stupro

Pubblicato su da Grunf

Violentata da un uomo di casta superiore: per questo la sua denuncia viene considerata una menzogna. Tanto da rischiare la lapidazione se la sua famiglia non smentirà ogni accusa. Succede in India, dove una bambina di appena dieci anni, appartenente alla casta dei Paria o dalit - la casta più bassa del sistema sociale indiano – sarebbe stata stuprata da un trentacinquenne Rajput, la casta delle élite. Se la sua famiglia non ritirerà la denuncia, la piccola potrebbe essere uccisa a sassate.

STUPRATA E LAPIDATA – A raccontare questa assurda storia è l’Huffington Post inglese: la piccola starebbe stata ritrovata dalla madre, priva di sensi, in un campo. A violentarla sarebbe stato un uomo appartenente a una ricca e influente famiglia locale. Quando la madre della ragazzina ha denunciato il fatto, avrebbe ricevuto pesanti minacce: “Ci hanno detto che ci avrebbero ucciso – ha detto la donna all’Indian Express – che avrebbero bruciato la nostra casa e che mia figlia sarebbe stata lapidata se non avessimo ritirato la denuncia”.

“NON POSSIAMO USCIRE DI CASA” - Purtroppo, la bassa estrazione sociale della famiglia della piccola fa sì che nessuno offra loro né aiuto né solidarietà. Anche il consiglio del villaggio e il capo dei consiglieri stanno dalla parte dell’accusato e chiedono alla piccola vittima di farsi da parte. “Siamo spaventati – continua la donna – Non possiamo quasi uscire di casa. Il giorno dopo del’incidente i Rajput sono veniti a circondare la nostra abitazione. Mi hanno detto che mi avrebbero pagato perché stessi zitta, altrimenti mia figlia sarebbe stata lapidata.

IN PRIGIONE - Dopo averla ritrovata svenuta nel campo, i genitori avrebbero portato la bambina in un commissariato di polizia composto da sole donne a Bulandshahr, dove sarebbe stata letteralmente “imprigionata” per oltre venti ore. Il caso ha raggiunto l’attenzione dei media internazionali quando una troupe televisiva, sapendo quanto successo, si è recata nella prigione per vedere la bambina. Dopo questo fatto alcuni agenti di polizia sarebbero stati sospesi, proprio a causa del trattamento riservatole.

SOLO UN RIMPROVERO? - Dal canto suo, l’uomo accusato della violenza ha dichiarato di non aver violentato la bambina ma di averla solo rimproverata dopo averla sorpresa a rubare alcuni pomodori. I medici che l’hanno visitata non hanno riscontrato lesioni, ma non hanno escluso che la ragazzina possa aver comunque subito uno stupro.

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